Di seguito una breve guida…
Ti abbiamo già raccontato l’origine dei tacchi (leggi l’articolo qui), quello che forse ancora non sai è che da quando i tacchi hanno fatto la prima uscita nel mondo del cinema con le scarpette rosse di Judy Garland ne “Il mago di Oz” (1939), sono diventati un vero e proprio simbolo nell’immaginario femminile e, da semplice complemento per la calzatura, si è evoluto a protagonista della moda.
Ogni epoca ha il suo modello, ogni modello ha il suo nome: scopriamo insieme come si chiamano i tacchi più utilizzati.
A spillo
Il primo, l’unico, l’incomparabile. Il tacco per eccellenza.
Seducente ed elegante, il tacco a spillo può arrivare ad altezze importanti (12 cm) e la sua forma, sottile all’attaccatura ed ancora più sottile verso la base, lo rende il sogno e l’incubo di ogni donna che dovrà indossarlo. Inizialmente concepito in legno, proprio per la delicatezza della sua struttura, è stato rinforzato da una base in alluminio, decisamente più forte e più stabile.
Texano
Comodo e non troppo alto, largo e con un’identificativa curvatura verso l’interno, il tacco texano è il segno distintivo dei famosissimi camperos (ma anche sabot e stivali) in pieno stile Far West. Una vera e propria tendenza esplosa verso la fine degli anni’30 tra le donne del Texas e diffusa a livello globale grazie al cinema e alle più famose dive di Hollywood innamorate di questo look, comodo e grintoso.
Stiletto
Spesso confuso con il tacco a spillo, lo stiletto è caratterizzato da un’anima in metallo ed un diametro costante dalla base all’attaccatura che risulta leggermente più ampia, e quindi più stabile, rispetto a quella del tacco a spillo. Altissimo e affusolato deve i suoi natali a stilisti del calibro di Ferragamo e Roger Vivier e testimonial del calibro di Marilyn Monroe.
Cubano
Data la sua struttura con una base ampie ed un’attaccatura larga e comoda, il cubano è il tacco maggiormente utilizzato per le scarpe da ballo. Sagomato e semicilindrico, il tacco cubano può garantire un’ampia gamma di altezze garantendo comunque stabilità.
Banana
Il tacco a banana deve il suo nome… alla banana! Leggermente curvo esternamente, massiccio e irriverente, il tacco a banana viene spesso utilizzato per stupire.
Rocchetto
Molto femminile, dal sapore un po’ vintage, il rocchetto ha attaccatura e base della stessa grandezza e si stringe un pochino al centro, proprio come il cilindretto su cui vengono avvolti i fili per cucire, da cui prende il nome. Può essere sviluppato in diverse altezze, da qui, la differenziazione tra rocchetto basso e rocchetto alto.
Cono
Anche in questo caso il nome lascia poco spazio alle indecisioni. Ispirato alla geometria solida o al più simpatico cono gelato, il tacco a cono parte da un’attaccatura larga per poi terminare con una base più sottile. Basso o alto, ha un’immagine più imponente rispetto a quella del tacco a spillo e dello stiletto. Ideati da Maud Frizon negli anni ’80, vengono utilizzati in prevalenza per stivali e décolleté.
Kitten Heel
Letteralmente “Tacchi da gattina”. Pensati per giovani donne a cui ancora non si addicono tacchi più audaci, i kitten heel sono diventati ben presto simbolo di eleganza e bon ton per tutte le età. Impossibile non menzionare una delle più grandi estimatrici di questi tacchi, Haudrey Hepburn, icona di stile per le donne di ogni generazione.
Campana
I tacchi a campana sono tacchi grossi, caratterizzati da un’attaccatura ampia ed una base che tende ad allargarsi ulteriormente. Utilizzati insieme al plateau, normalmente non superano i 7 cm anche se ne esistono versioni decisamente più “vertiginose”.
Luigi XV
Alto massimo 10 cm, sinuoso e molto curvato verso l’interno deve il suo nome al Re di Francia che li indossò per primo nel diciottesimo secolo per slanciare la propria figura.
Italiano
Spesso molto alto, il tacco italiano si differenzia da quello a spillo perché ha una base di partenza leggermente più larga, riuscendo ad essere più stabile e più comodo senza perdere in eleganza.
Virgola
Creato da Roger Vivier per Dior alla fine degli anni ’50, il tacco a virgola rappresentò una rivoluzione del design di questo complemento tanto amato dalle donne. Prende il nome dalla forma del tacco guardato lateralmente, una deliziosa virgoletta.
Blocco
Signorile e raffinato nella sua altezza migliore, 5-6 cm, il tacco a blocco viene abbinato a tutti i modelli di scarpe. Solido e ben piantato viene considerato come il tacco più comodo in assoluto.
Zeppa
Ideata da Salvatore Ferragamo negli anni ‘30, la zeppa è un rialzo che diventa parte integrante della suola accompagnando così tutto l’arco plantare.
Scultura
Vere e proprie opere d’arte in 3D. Impattanti e significativi, i tacchi scultura vengono realizzati da ogni designer utilizzando materiali e forme di ogni tipo senza limiti di fantasia. Vengono considerati tacchi scultura anche i tacchi gioiello: brillanti e preziose meraviglie creati per essere contemplati.
Adesso che sappiamo chiamarli per nome, siamo pronti per nuovi approfondimenti.